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Giornata mondiale della Terra: 22 Aprile 2021

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  Ogni anno si celebra, in data 22 aprile, l' Earth Day,  ovvero la  Giornata della Terra.  Il primo Earth Day fu celebrato nel 1970 per volere del senatore americano Gaylord Nelson con lo scopo di sensibilizzare la nazione al rispetto dell'ambiente. La forte motivazione che lo spinse all'azione scaturì dallo  scoppio di una piattaforma petrolifera nei mari della California nel 1969 e lo sgorgare di più di dieci milioni di litri di petrolio in mare per circa 11 giorni.  Nella Giornata mondiale della Terra si riflette sulla salvaguardia e tutela del nostro Pianeta. I paesi che celebrano, quest'anno in modalità virtuale, tale data sono 192 promuovendo iniziative volte alla sensibilizzazione nei confronti delle problematiche planetarie: ad esempio l'inquinamento dell'aria e delle acque, la deforestazione, il surriscaldamento globale giungendo fino allo sfruttamento intensivo delle risorse non rinnovabili. La costruzione di un pianeta migliore, però, parte da ciascu

Gilles Clément - "Giardino in movimento"

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In questo primo capitolo tratterò uno dei temi principali del pensiero del filosofo, paesaggista, docente e giardiniere francese Gilles Clément: il "Giardino in movimento" . La struttura dell'idea di "Giardino in movimento" è esposta da Clément nell'opera Le Jardin en mouvement (pubblicata nel 1991 per Sens & Tonka e tradotto in Italia nel 2011), ma l'espressione Jardin en mouvement ricorre per la prima volta in un articolo di Clément dal titolo La friche apprivoisée-L'incolto addomesticato, apparso nel 1985 nel numero 209 della rivista Urbanisme, per indicare "giardini in cui gli elementi di composizione formale e le specie non sono fissi ma evolvono di anno in anno sotto la funzione del giardiniere e delle condizioni ecologiche del luogo. Un tale concetto, d'ispirazione ecologica, rompe con la tradizione del giardino formale concepito come uno spazio a piano fisso ".  Alla fine degli anni '70, nella regione francese del Limosi

Introduzione su Gilles Clément

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Ciao a tutti, oggi voglio introdurre la figura di Gilles Clément. Nato ad Argenton-sur-Creuse il 6 ottobre 1943, è un filosofo, agronomo, biologo, scrittore, entomologo e paesaggista francese, insegnante presso la prestigiosa Ecole nationale du paysage di Versailles. Ha all'attivo numerosi saggi e romanzi ed, inoltre, ha realizzato diversi parchi e giardini, sia pubblici che privati. Tra le sue realizzazioni ricordiamo il Parc Henri Matisse a Lilla e il Parc Andre Citroen a Parigi.  Oltre l'aspetto pratico e realizzativo della sua azione (costruire giardini) Gilles Clément basa il suo operato, sia teorico che pratico, su tre linee guida concettuali principali: Il Giardino in Movimento , concetto che deriva da un lavoro effettuato nel giardino della propria casa, nella regione francese della Creuse, elaborato ed ideato a partire dal 1983.  Il Giardino Planetario , un progetto filosofico e "politico" di ecologia umanista, portato all'attenzione del pubblico attraver

Natura: Silenzio e Stupore (riflessioni personali e "disordinate")

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Oggi viviamo un tempo fatto di alta velocità, di connessioni rapide e globali che ci permettono di raggiungere zone remote del mondo in pochissimi secondi, un tempo di competitività spinta (non sempre intesa in senso positivo) su tutti i fronti, ritmi frenetici e corse nelle quali dobbiamo sempre primeggiare; suoni e rumori confusi, commisti e indecifrabili.  Molto spesso interagisco con persone che evidenziano la "frenesia della vita" che ci costringe ad essere "superficiali" e ci porta a non scendere nella profondità di noi stessi e di ciò che ci circonda (operazione che richiede il giusto tempo, come piantare un'albero ed accordarsi ai suoi cicli vitali, senza alcuna forzatura). Tutti noi siamo costretti, volenti o nolenti, a stare dentro questo vortice che quasi sembra fagocitarci, ma è necessario ritagliarci dei piccoli spazi, dei piccoli attimi, per tornare a respirare (sia realmente che interiormente): la natura in questo aiuta molto. Ho avuto varie esper

Gli Orti Oricellari - Firenze

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  Il giardino degli Orti Oricellari prende il nome dalla celebre famiglia fiorentina dei Rucellai ed è collocato nei pressi di Santa Maria Novella, a Firenze, presso l'omonima via. Nato alla fine del '400 con il palazzo che la sorella maggiore di Lorenzo il Magnifico, Nannina de' Medici, e suo marito Bernardo Rucellai, costruirono per ospitare l'Accademia Platonica di Firenze, ivi trasferitasi da Careggi in seguito alla seconda cacciata della famiglia Medici, alla quale parteciparono alcuni tra i più grandi artisti e pensatori come Niccolò Machiavelli, Jacopo Nardi e papa Leone X (Giovanni de' Medici, figlio di Lorenzo il Magnifico). La prima grande trasformazione del giardino risale al XVII secolo: all'impianto tipicamente all'italiana si aggiunse la ricerca dell'effetto spettacolare rappresentato dalla gigantesca scultura di "Polifemo che beve all'otre" di Antonio Novelli (vedi foto). Anche la grotta degli Orti, opera ancora una volta del

Poesia sulla natura (Lord Byron)

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  Vi è un incanto nei boschi senza sentiero. Vi è un estasi sulla spiaggia solitaria.  Vi è un asilo dove nessun importuno penetra  in riva alle acque del mare profondo,  e vi è un armonia nel frangersi delle onde.  Non amo meno gli uomini, ma più la natura e in questi miei colloqui con lei io mi libero da tutto quello che sono e da quello che ero prima, per confondermi con l'universo e sento ciò che non so esprimere  e che pure non so del tutto nascondere.  Lord Byron  George Gordon Noel Byron, sesto barone di Byron, meglio noto come Lord Byron, è stato un poeta e politico inglese, nato a Londra il 22 gennaio 1788 e morto a Missolungi, in Grecia, il 19 aprile 1824. Considerato uno dei massimi poeti britannici, Byron è stato un uomo di rilievo nel panorama culturale del Regno Unito nel periodo del secondo Romanticismo, del quale è stato l'esponente più rappresentativo insieme a John Keats e Percy Bysshe Shelley. 

La Crassula Ovata, o Pianta di giada

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Ho scelto di dedicare questo post non ad un luogo bensì ad una specie presente sul mio terrazzo: la Crassula ovata. La pianta di casa (vedi foto) fu regalata da una mia prozia a mia madre quando, prima ancora che io nascessi (ben oltre 30 anni fa),la mia famiglia venne ad abitare nel grande appartamento dove tutt'ora siamo. Non so di preciso quanti anni oggi abbia la mia Crassula ovata ma mia madre mi racconta che, quando la ebbe in dono dalla sua zia, aveva già molti decenni di vita. Certamente ogni volta che ci occupiamo del nostro angolo verde, ed in particolare della Crassula, riaffiorano ricordi affettivi che riguardano il periodo della mia infanzia, l'aver avuto la fortuna di conoscere e frequentare assiduamente la mia prozia che amava le piante. Insomma rappresenta per me non solo una pianta bella da vedere, ma anche legata indissolubilmente a ricordi di persone che porterò sempre con me, ha doppia e più profonda valenza. A seguire, in breve e senza pretesa di ri